INIZIO | STAFF | LINKS | CONTATTO
Palazzo dei Congressi | Porte Maillot | Parigi - Francia
dal 26 al 30 aprile 2010
VII Congresso dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi
Sembianti e sinthomo
VII Congresso dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi
 
Una fisica lacaniana dei sembianti
Catherine Meut
 

Dalla prima lezione del suo Corso "La natura dei sembianti", Jacques-Alain Miller afferma che " il sembiante è una categoria" inventata da Lacan nell’après-coup del suo Rovescio della psicoanalisi e che trova il suo posto accanto alle tre categorie R, S, I. [1] Stabilisce che " il sembiante come categoria è antinomico, opposto al reale" e precisa: "è propriamente il senso moderno del sembiante". Il sembiante costituisce una prospettiva teorica essenziale: "Ho messo in valore il termine di sembiante, giacché organizza in un altro modo il ternario concettuale (RSI) che Lacan ha introdotto nella psicoanalisi". [2] È mediante una rivalutazione dei sembianti che intende realizzare, in primo luogo, la decantazione della categoria del reale dalle scorie dell’essere, dell’essenzialismo. J.-A. Miller reintroduce, con Lacan, l’iscrizione dei sembianti nella natura, [3] stabilendo quella che si potrebbe chiamare una fisica dei sembianti. Da questo punto di vista, il riferimento esplicito a Lucrezio sostiene una critica classica della metafisica e costituisce una tappa determinante. Poiché non si tratta solo di stabilire un rovesciamento gerarchico tra l’essenza e l’esistenza, ma di estrarre, nell’insegnamento di Lacan, ciò che costituisce la "porta d’ingresso" della successiva teoria dei nodi.

In primo luogo, sarà l’introduzione del termine ‘sembiante’ nel Seminario Ancora, a partire dallo schema che Lacan pone all’inizio del capitolo VIII, intitolato "Il sapere e la verità". [4] Rappresenta "l’armatura in cui il sembiante si declina nelle sue tre specie, il sembiante propriamente detto, sul cammino dal simbolico al reale, il vero e la realtà". [5] Questa armatura "è necessaria, se si vuole uscire da quello che, persino nella psicoanalisi, s’infiltra di filosofia, se si chiama filosofia il discorso che mette l’essere al posto del reale". Mettere l’essere al posto del reale è " l’illusione che, attraverso il simbolico, attraverso l’articolazione di una catena significante, si potrebbe concludere su quello che è, attraverso un c’è".

In effetti, l’oggetto a è al posto di sembiante. [6] La sua " vera natura" non è il reale, anche se s’incontra sul cammino verso il reale. È in rapporto all’essere, sottolinea Lacan nel 1973. J-A. Miller lo commenta così: "Spostare l’oggetto a dal reale all’essere è mettere in valore le sue affinità con il sembiante".

"È il reale che ci risparmia i sembianti" - Questa formula decisiva [7] ripercuote il dire fondamentale di Lacan: "Il godimento non s’interpella, non si evoca, non si bracca, non si elabora che a partire da un sembiante". Aggiungendo che "il sembiante non è vana illusione, il sembiante opera", J.A. Miller ci incita a trarne tutte le conseguenze, in una pratica in cui l’atto analitico opera sul reale del godimento. Ci insiste: "L’opposizione del sembiante e del reale è lo spirito stesso della psicoanalisi che costituisce un ritorno verso il reale del sesso". [8] È in questo senso che abbordiamo la categoria di sembiante, con una clinica del sinthomo in cui il sembiante messo in funzione sarà l’oggetto piccolo a.

 
Notes
1- Corso del 20 novembre 1991.
2- Corso del 20 maggio 1992.
3- J. Lacan, Le Séminaire, Livre XVIII, D´un discours qui ne serait pas du semblant, Seuil, Paris, 2006, chap. I.
4- J. Lacan, Le Séminaire, Livre XX, Encore, Seuil, Paris, 1975, p. 83.
5- Corso del 22 gennaio 1992.
6- Corso del 22 gennaio e del 26 febbraio 1992.
7- Corso del 18 dicembre 1992.
8- Corso del 25 marzo 1992.
 
Traduzione: Giorgia Tiscini
Programma
Testi e Papers
Bibliografia del tema
Novità
Notti preparatorie
Bibliografia ragionata
Alloggi a Parigi
Blog
 
 
Copyright 2009 - Association Mondiale de Psychanalyse
Kilak | Diseño & Web