La seconda serata preparatoria al congresso dell’AMP "Sembianti e sinthomo", a cui erano invitati a parlare Nathalie Georges e François Regnault, si è posta sotto il segno della Commedia umana. È dunque alla luce della lanterna magica di Balzac che abbiamo visto animarsi le diverse forme di un sembiante mutevole, che si insinua nel ballo torbido delle maschere femminili e maschili, come nelle ascensioni votate al crollo di personaggi che vedono accasciarsi, una dopo l’altra, le "parure" di un mondo che gira su se stesso per rivelare poi il suo "rovescio". Per questo, tale sembiante, che "si enuncia solo a partire dalla verità" come sottolineava Lacan, non è riducibile, in questo mondo balzachiano divenuto un tempo referente, solo a illusioni destinate alla pura perdita. Rovina svuotata al termine della sua traiettoria mondana, esso mantiene, com’è stato ricordato nel corso della conversazione, "tutta la maestà delle cose distrutte". Personaggi-sembiante o personaggi-sinthomo, evocati un momento come degli esseri tutti in atto, senza vacillazione soggettiva, le creazioni di Balzac producono un incontro fertile con i concetti lacaniani e il felice passo doppio che si è abbozzato lì, tra discorso letterario e discorso psicoanalitico, ne è stato la prova. (Da Pauline Hachette per TLN)
Traduzione: Adele Succetti |